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Plastiche pre-consumo e post-consumo: quali differenze

21 Ago 2024Mondo della plastica

Plastiche pre-consumo e post-consumo: quali differenze

Plastica riciclata: sì, ma da che cosa? Nel nostro mondo si fa presto a dire “riciclato”, eppure esistono varie possibilità per quanto riguarda le plastiche che si possono riciclare. In questo senso, non ci riferiamo solo al tipo di polimero, ma anche al ciclo di vita delle materie plastiche che possono andare incontro a un processo di riutilizzo.

La principale differenza riguarda due grandi insiemi: le plastiche pre-consumo e le plastiche post-consumo. Queste si distinguono sia per alcune caratteristiche, sia per il processo di riciclo. Noi di Utilplastic non ci poniamo limiti, e siamo in grado di realizzare “casalinghi col cuore verde” a partire da entrambe le tipologie di plastica.

Che cosa sono le plastiche pre-consumo 

La plastica pre-consumo proviene da scarti di produzione, ritagli, scarti di processo o prodotti difettosi generati durante la produzione di materiali plastici o manufatti finiti nelle industrie. Queste plastiche possono includere materie prime di vario tipo, dai granuli ai semilavorati, passando per film e pellicole.

Le plastiche industriali possono essere trasformate in una vasta gamma di prodotti finiti attraverso processi di lavorazione come lo stampaggio ad iniezione, lo stampaggio a compressione, l’estrusione e altri processi di trasformazione. 

Poiché la plastica industriale non è mai stata utilizzata dai consumatori, di solito presenta meno contaminazione rispetto alle plastiche post-consumo. Si tratta inoltre di una tipologia di plastica più omogenea nella composizione. 

Queste caratteristiche rendono più facile e lineare il processo di riciclo, che può quindi richiedere meno lavorazioni preliminari.

Che sono le plastiche post-consumo 

Al contrario, la plastica post-consumo è quella utilizzata dai consumatori e poi smaltita attraverso il riciclaggio o altre forme di gestione e smaltimento dei rifiuti. Queste plastiche provengono da prodotti che sono stati utilizzati nelle attività quotidiane, come bottiglie, contenitori per alimenti, imballaggi, e così via. 

Il processo di riciclaggio delle plastiche post-consumo implica la trasformazione delle plastiche utilizzate in nuovi materiali plastici o altri prodotti. La materia prima risultante, però, non è omogenea come quella proveniente dagli scarti industriali. Ѐ il cosiddetto Plasmix, ovvero un insieme di plastiche miste da raccolta differenziata che deve essere  ridotto in granuli ed omogeneizzato per essere riutilizzato.

Se in passato la ricerca del compound perfetto era una vera e propria sfida, oggi il Plasmix è un materiale di qualità comprovata, che può essere lavorato attraverso lo stampaggio plastico. Il riciclo delle plastiche post-consumo porta quindi con sé maggiore ricerca e innovazione. Ma soprattutto, consente di togliere dall’ambiente rifiuti plastici altrimenti destinati alla discarica o all’incenerimento, facendoli tornare in produzione. 

In questo modo, si riduce l’inquinamento di suolo, acqua e aria. Inoltre, il riciclo delle plastiche post-consumo limita il ricorso alla materia prima vergine, ossia il petrolio, indispensabile per produrre plastica tradizionale.

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