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Riciclo plastica in Italia: il sistema dei consorzi

3 Lug 2024Mondo della plastica

Riciclo plastica in Italia: il sistema dei consorzi

I consorzi di filiera regolano da venticinque anni il sistema di riciclo dei rifiuti in Italia: CONAI, COREPLA e POLIECO si occupano in particolare di plastica.

In Italia, oltre alle leggi in materia, il sistema di riciclo dei rifiuti è regolato da specifici consorzi di filiera. Il Decreto legislativo 22/97, noto anche come Decreto Ronchi, ha stabilito i compiti e il funzionamento del sistema consortile, integrando novità e aggiornamenti nel corso degli anni. 

Lo scopo dei consorzi è raggiungere gli obiettivi di riciclo e recupero dei diversi materiali sul territorio italiano e sostenere le buone politiche di gestione dei rifiuti. Tuttavia è importante sottolineare che, a oggi, la raccolta differenziata in Italia interessa esclusivamente gli imballaggi (plastica, cartone, alluminio, vetro…). 

Vediamo ora nel dettaglio quali sono i consorzi che si occupano di riciclo plastica in Italia e che cos’è il Contributo CAC necessario per entrare nel circuito di riciclo e riuso di questo materiale.

>> Leggi quali sono le plastiche che si possono riciclare

Quali sono i consorzi che si occupano di riciclo plastica?

Attualmente i consorzi che si occupano del riciclo della plastica in Italia sono CONAI, COREPLA e POLIECO.

CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi

Il CONAI è un consorzio privato senza fini di lucro. Si tratta dello strumento principale attraverso cui chi produce e utilizza gli imballaggi mira a raggiungere gli obiettivi di riciclo e recupero previsti per legge. Sulla base della “responsabilità condivisa”, agisce attraverso 7 consorzi che si occupano rispettivamente dei vari materiali da imballaggio (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica, bioplastica e vetro). 

Per maggiori informazioni: www.conai.org

COREPLA – Consorzio per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica 

COREPLA è il consorzio che opera nella gestione degli imballaggi plastici sotto il coordinamento del CONAI. Raggruppa gli attori della filiera del packaging in plastica, supporta i Comuni nello sviluppare sistemi efficaci di raccolta differenziata e assicura il riciclo e il recupero degli imballaggi plastici sul territorio italiano.

Per maggiori informazioni: www.corepla.it

POLIECO  – Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti di beni in Polietilene esclusi gli imballaggi 

POLIECO agisce al di fuori del circuito CONAI e favorisce il ritiro di materiali a base di polietilene (PE) una volta concluso il loro ciclo di vita. Il suo scopo è indirizzarli verso il riciclo e il recupero per ridurre la quantità di rifiuti plastici destinati all’indifferenziato.

Per maggiori informazioni: www.polieco.it

Che cos’è il Contributo Ambientale CONAI (CAC)

Il contributo CAC (Contributo Ambientale CONAI) è un versamento che le aziende produttrici o importatrici di plastiche pagano al CONAI. Si tratta di un sistema di finanziamento che ripartisce i costi tra produttori e utilizzatori, secondo il principio di responsabilità estesa.

Il Testo Unico sull’Ambiente definisce il contributo CAC come ripartito secondo quantità, peso e tipologia del materiale immesso sul mercato italiano. Questo vale per la plastica così come per tutti gli altri materiali. Nello specifico sono tenuti a pagarlo:

  • Le aziende che producono o importano imballaggi venduti al primo utilizzatore (che sia un commerciante o un distributore)
  • Le aziende che producono il materiale e lo vendono a chi fabbrica l’imballaggio (“autoproduttore”)

La sede delle aziende non è discriminante: possono trovarsi in Italia, nella UE o al di fuori della UE, ma dovranno pagare il contributo CAC se l’imballaggio diventerà rifiuto in Italia.

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